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 Al rogo i Vangeli in Israele

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Francesco B.
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MessaggioTitolo: Al rogo i Vangeli in Israele   Al rogo i Vangeli in Israele Icon_minitimeDom Mag 25, 2008 10:43 am

martedì 20 maggio 2008

Bruciano il nuovo testamento

(ANSA) - TEL AVIV, 20 MAG - Centinaia di volumi del Nuovo Testamento sono stati dati pubblicamente alla fiamme giovedi'

scorso nella citta' israeliana di Or Yehuda (Tel Aviv) su istruzione
del vicesindaco Uzi Aharon. Lo riferisce con grande evidenza il
quotidiano Maariv secondo cui i testi sacri sono arsi mentre attorno
seguivano la scena centinaia di allievi di una scuola ortodossa.

Aharon ha spiegato al giornale di essere impegnato in una lotta
serrata per contrastare nella sua citta' le attivita' di ''missionari
cristiani''. La settimana scorsa, dopo aver appreso che costoro avevano
distribuito copie del Nuovo Testamento, ha provveduto a raccoglierle
casa per casa. ''Tutti i libri sono

stati bruciati'' ha confermato.

Fra le prime reazioni quella di Efraim Zuroff, direttore del Centro
Wiesenthal di Gerusalemme, secondo cui da un lato occorre
effettivamente sbarrare in Israele la strada ad attivita' missionarie,
mentre dall'altro occorreva mostrare rispetto verso i testi cristiani.
(ANSA)



ISRAELE: ROGO DI VANGELI,'SONO PROPAGANDA MISSIONARÌ / ANSA IN
CITTÀ CON VICESINDACO ORTODOSSO.GOVERNO PER ORA NON CONDANNA (di Aldo
Baquis) (ANSA) - TEL AVIV, 20 MAG - Le immagini di decine di testi
cristiani ridotti in ceneri fumanti nella cittadina di Or Yehuda,
presso Tel Aviv, hanno destato oggi incredulità e sdegno in Israele. A
denunciare la profanazione è stato, con grande energia, il quotidiano
Maariv. Espressioni di esecrazione sono poi giunte da opinionisti,
intellettuali, e da privati cittadini in conversazioni alla radio o in
interventi nei siti internet. Ma nessun esponente di governo nè alcuna
personalità rabbinica ha finora protestato pubblicamente. Secondo il
giornale l'episodio è avvenuto giovedì quando il vicesindaco di Or
Yehuda Uzi Aharon, un ebreo ortodosso sefardita, ha avuto sentore che
in un rione era stata appena distribuita «propaganda di missionari». Su
sua istruzione, gli allievi di un collegio rabbinico sono passati di
casa in casa per raccogliere i libri (vi erano testi del Vecchio e
Nuovo Testamento e anche pubblicazioni in ebraico a sostegno della
dottrina di Gesù) che sono stati poi raccolti in un campo e dati alle
fiamme. Maariv ha pubblicato una foto di Aharon mentre tiene in mano
alcuni testi, fra cui un Vangelo; alle sue spalle si notano le ceneri
fumanti di altri libri. «Non c'è dubbio che la stampa ha ingigantito la
vicenda» ha lamentato oggi Aharon. «Il rogo dei libri è stato una
iniziativa spontanea di alcuni giovani, io sono arrivato a cose
fatte...» Quei testi cristiani, ha aggiunto, «hanno leso i nostri
sentimenti religiosi». «Secondo la nostra ortodossia, un libro che
incita contro gli ebrei può essere arso» ha poi osservato. «Se c'è
motivo di scandalo - ha concluso - esso scaturisce dalle attività dei
missionari cristiani, che bruciano le anime di fedeli ebrei». A quanto
pare i testi sono stati distribuiti da 'Ebrei messianicì che, pur
osservando i riti ebraici, credono negli insegnamenti di Gesù. Il loro
numero complessivo è di circa 10-15 mila, suddivisi in decine di
piccole congregazioni in tutto il territorio israeliano. I loro più
strenui nemici sono i membri della organizzazione ebraica
ultraortodossa 'Yad le-Achim'. Un loro dirigente, Meir Cohen, ha detto
la settimana scorsa al giornale religioso 'Hazofe« che »le attività dei
missionari si stanno allargando. Noi le definiamo 'Crociate di argentò
(allusione a presunti stimoli pecuniari, ndr), che ogni anno trascinano
centinaia di persone dall'ebraismo al cristianesimo«. In molti commenti
la prima associazione di idee degli israeliani è stata con gli eventi
del 10 maggio 1933 nella Piazza dell'Opera di Berlino, la Bebelplatz,
dove attivisti nazisti diedero fuoco a migliaia di libri di scrittori
ebrei e non. Molti hanno anche ricordato le parole profetiche del poeta
ottocentesco tedesco (ed ebreo) Heinrich Heine secondo cui »quando si
arriva a bruciare libri, poi si bruciano anche esseri umani«. »Il rogo
dei libri - ha notato oggi lo scrittore Haim Beer - fu il momento
preciso in cui si gettarono le basi del regno del male nazista«. Beer,
ebreo osservante, ha espresso orrore per il rogo dei Vangeli. Nel
frattempo fra gli 'Ebrei messianicì in Israele la preoccupazione sta
salendo perchè il rogo di Or Yehuda segue un altro grave episodio di
intolleranza: l'invio di un pacco esplosivo a un membro della comunità,
alcuni mesi fa, che provocò l'amputazione di un piede di un ragazzo. La
polizia israeliana, accusano, sembra essere inerte.




«Verrate cacciati dalle Sinagoghe; anzi, verrà l´ora in cui chiunque vi ucciderà, crederà di rendere culto a Dio»

(Giovanni 16,2)
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