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| | Trattato di Lisbona e Nuovo Ordine Mondiale | |
| | Autore | Messaggio |
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Francesco B. Amministratore
Numero di messaggi : 231 Età : 50 Localizzazione : Aci Catena Occupazione/Ozio : Libero Professionista Data d'iscrizione : 19.08.07
| Titolo: Trattato di Lisbona e Nuovo Ordine Mondiale Mer Giu 11, 2008 3:07 pm | |
| Domani, giovedì 12 giugno 2008, in Irlanda il popolo (sovrano) voterà con referendum la ratifica del Trattato di Lisbona. Se passerà il SI, il Governo Mondiale sarà sempre più vicino, se invece passerà il NO, ed è quello che tutti ci auguriamo, i mondialisti riceveranno una battuta d'arresto.[/size] Perché no al trattato di Lisbona "E’ la forma più assoluta di totalitarismo" di Ida Magli – tratto da “Il Giornale”, 7 Giugno 2008 In questi giorni, con la ratifica da parte del Parlamento italiano del cosiddetto Trattato di Lisbona, si porrà fine definitivamente all'esistenza delle Nazione Italia. E mano a mano si porrà fine all'esistenza di quasi tutte le altre nazioni in Europa. Non bisogna sorprendersi del silenzio che accompagna l'atto più importante che sia mai stato compiuto dal 1870 con il Regno d'Italia. È un silenzio che non è dovuto soltanto al volere dei governanti, ben sicuri fin dall'inizio dell'operazione “Unione europea“ che bisognava tenerne all'oscuro il più possibile i cittadini, ma anche alla obiettiva difficoltà per i giornalisti di fornire informazioni e tanto meno spiegazioni di un progetto che esula da qualsiasi concetto di «politica“. Il Trattato di Lisbona è infatti una «visione del mondo» universale, una teologia dogmatica con le sue applicazioni pratiche, la forma più assoluta di totalitarismo che sia mai stata messa in atto. Come potrebbero i giornalisti istruire con poche parole milioni di persone sulla metafisica di Kant? Eppure c'è quasi tutto Kant, inclusa la sua proposta per la Pace Perpetua, nel progetto dell'Unione europea. Ma c'è anche molto Rousseau, molto Voltaire, molto Marx, con in più quello che Tremonti definisce «mercatismo»: l'assolutizzazione del mercato. La falsificazione dei significati linguistici accompagna fin dall'inizio l'operazione europea: quello che viene firmato non è affatto un Trattato e non è neanche una «Costituzione», come era stato chiamato prima che i referendum popolari lo bocciassero. È la proclamazione di una religione universale, accompagnata in tutti i dettagli dagli strumenti coercitivi verso i popoli e verso le singole persone per realizzarla. È il passo fondamentale, dopo averlo costituito in Europa, per giungere alla meta prefissata: il governo mondiale. Posso indicare in questo breve spazio soltanto alcuni degli strumenti preordinati: A) Il sincretismo fra le varie religioni e fra i vari costumi culturali. Un sincretismo che verrà raggiunto con lo spostamento di milioni di persone e smussando tutte le differenze attraverso il «dialogo». Discendono da questa precisa volontà dei governanti le ondate immigratorie che stanno soffocando l'Europa d'occidente. Si tratta di decisioni di forza, prese a tavolino: se nasceranno reazioni o conflitti, come di fatto sono già nati, provvederanno le schedature biometriche, la polizia e il tribunale europeo a eliminarli. B) Il governo concentrato in poche persone, quasi sconosciute ai cittadini, mentre diventano sempre più pleonastici i parlamenti nazionali. Il parlamento europeo, infatti, tanto perché nessuno possa obiettare in seguito che non aveva capito, è stato istituito fin dall'inizio privo di potere legislativo. Pura finzione al fine di gettare polvere negli occhi ai cittadini e tenere buoni con ricche poltrone i residui pretendenti al potere nell'impero fittizio. C) Nella sua qualità di fase di passaggio verso il governo mondiale, l'Europa deve essere debolissima, come infatti sta diventando. Per ora qualcuno lo nota a proposito dell'economia e della ricerca (ricerca significa intelligenza), ma presto sarà chiaro a tutti l'impoverimento intellettuale e affettivo di popoli costretti a perdere la propria identità, la propria «forma» in ogni settore della vita. In Italia la perdita è più grave per il semplice motivo che gli italiani sono i più ricchi di creatività. Di fronte al vuoto di qualsiasi ideale e di qualsiasi futuro, i giovani si battono per quelli vecchi inesistenti, oppure «si annoiano». Vi si aggiungono con uguale impoverimento i milioni di immigrati, anch'essi sradicati dalla loro identità e gettati nel crogiolo della non-forma. Si tratta di conseguenze ovvie, perseguite con ostinazione durante il passare degli anni sia dai fanatici credenti nella religione universale che da coloro che se ne servono per assolutizzare il proprio potere. Ci troviamo di fronte a quello che i poeti tedeschi individuavano chiaramente durante il nazismo come «il generale naufragio dello spirito». Seppellire le nazioni per paura del nazionalismo significa provocare di nuovo il generale naufragio dello spirito. Significa che alla fine Hitler ha vinto. Ida Magli
Roma, 24 Maggio 2008 | |
| | | Francesco B. Amministratore
Numero di messaggi : 231 Età : 50 Localizzazione : Aci Catena Occupazione/Ozio : Libero Professionista Data d'iscrizione : 19.08.07
| Titolo: Re: Trattato di Lisbona e Nuovo Ordine Mondiale Mer Ago 27, 2008 7:31 am | |
| IL VERO VOLTO DEL TRATTATO DI LISBONA: UNA DITTATURA CHE NEMMENO HITLER E STALIN AVREBBERO SOTTOSCRITTO. di Nicolò Stenone
I potenti dell'Europa si mostrano indignati e offesi perché la voce del popolo irlandese (che nulla conta davanti alla loro volontà di onnipotenza) si è espressa democraticamente contro il trattato di Lisbona, così come nel passato la saggezza del popolo francese e olandese si espresse contro l'approvazione della costituzione europea. I super burocrati che pretendono di mettere in ginocchio, in nome dell'U.E., tutti gli Stati membri a un solo cenno del loro comando, rifiutano drasticamente questo nuovo smacco, impedendo che altre Nazioni esprimano democraticamente il loro voto, perché hanno ben capito che la gente comune, i lavoratori con mutuo casa, i cittadini fedeli alle loro tradizioni...non vogliono l'Unione Europea perché la sentono solo come imposizione dall'alto e come peso per le proprie tasche. Ma la precarietà della situazione economica, resa ancora più difficile dal caro petrolio voluto dal mondo arabo per piegare l'occidente, è solo un aspetto della deriva a cui sta andando la nuova Europa, tutta protesa all'insegna del relativismo e della dittatura più pericolosa, perché subdola. L'Unione Europea appena insediata, quasi non ci fossero problemi più urgenti e gravi, ha fatto approvare le unioni omosessuali con adozioni di poveri bambini indifesi. Ha volutamente ignorato la cultura cattolica senza mai menzionarla nella costituzione. Ha sanzionato con pesanti multe agricoltori e affini colpevoli di aver lavorato troppo. Ha imposto ai suoi 27 stati membri di rendere legale l'aborto come "diritto giuridico della donna" a scapito del diritto alla vita del bambino, incentivando anche il diritto all'eutanasia. Ha penalizzato l'obiezione di coscienza nei confronti dell'aborto e dell'omosessualità. Ha inventato la cosiddetta "identità di genere" per spazzare via l'evidenza dei due sessi, maschile e femminile, allo scopo di legalizzare qualunque tendenza fuorviante. Ha incentivato ogni tipo di ricerca sugli embrioni, compresa quella fra uomo e animale. Ha proibito di manifestare pubblicamente la propria fede religiosa con sentenza del 21.2 diffidando la Chiesa dall'esercitare il suo ministero esterno, quale ad esempio la benedizione pasquale delle case ecc.. In seguito vedremo quale altra proibizione ci verrà imposta... Come se tutto ciò non bastasse adesso ci impone il misterioso TRATTATO DI LISBONA che annullerà col tempo tutte le Costituzioni dei singoli Stati, sostituendosi ad esse, in modo tale che a nulla varranno col tempo le nostre leggi interne, comprese quelle riguardanti temi etici e sociali. È il crollo del primordiale diritto alla democrazia, alla libertà e alla sovranità nazionale. Praticamente vogliono cancellare le singole identità delle Nazioni ricche del loro patrimonio culturale, artistico, storico, religioso ecc. legato anche alle singole tradizioni millenarie, per imporre un'unica costituzione che non rispetta assolutamente né l'identità dell'Europa nè dei singoli Stati, ma oltretutto lo fanno in maniera subdola, larvata, per impedire che gli europei usino il cervello e si pronuncino sul loro futuro chiedendo di essere interpellati e documentati mediante un referendum. Pagare i politici europei perché ci facciano schiavi della dittatura è il colmo.
Nicolò Stenone 20 Luglio 2008 | |
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