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 Eliminare 4 miliardi di uomini

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Francesco B.
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MessaggioTitolo: Eliminare 4 miliardi di uomini   Eliminare 4 miliardi di uomini Icon_minitimeLun Nov 05, 2007 3:34 pm

Leggendo questo articolo sembra di aver sentito parlare qualcuno così. In effetti nei secoli molte profezie di mistici hanno parlato di decmazione della popolazione mana per la suo sconsiderato uso dei doni che madre natura.E' ovvio che chi va contro natura prima o poi ne paga le conseguenze e oggi...sembra sia già cominciata la ribellione delle forze della natura.

Eliminare 4 miliardi di uomini

«I
carburanti fossili stanno finendo: sicché dobbiamo tagliare la
popolazione fino a due miliardi, un terzo di quella che c'è
attualmente».

Parlava sul serio il professor Eric R. Pianka, zoologo evoluzionista dell'università di Austin in Texas (1)
il 3 marzo scorso. La relazione che ha tenuto alla Texas Academy of
Science è stata così delicata, che per ordini superiori è stata tenuta
«off the records». Niente telecamere, niente pubblicazione: il grosso
pubblico, ha spiegato lo zoologo, non è pronto a sentire quello che sto
per dirvi. Ma l'hanno udito centinaia di studenti, docenti e
scienziati.
Dobbiamo ad uno studente, che ha preso appunti di nascosto, se
sappiamo qualcosa. Pianka ha esordito deplorando «l'antropocentrismo»,
la malaugurata idea che l'uomo occupi un posto privilegiato nel mondo.
«Non siamo meglio dei batteri !», ha detto lo scienziato, ridanciano,
fra gli applausi. La crescita della popolazione umana sta «rovinando»
il pianeta. Bisogna salvare il pianeta prima che sia troppo tardi. Per
salvarlo, ha detto, occorre che la popolazione umana sia ridotta al 10%
di quella attuale («oltretutto, i carburanti fossili sono alla fine»).
Ed ha proposto le varie soluzioni possibili al problema. Ha
ordinato: «prossima diapositiva», e sullo schermo dietro di lui è
apparso un quadro dei Quattro Cavalieri dell'Apocalisse. Due di questi
cavalieri, ha scherzato Pianka (decisamente era di buon umore) non sono
«efficienti». La «fame» e la «guerra» non servono al nostro scopo.
Pianka ha lodato la politica cinese del figlio unico, con
sterilizzazione forzata delle donne che infrangono la norma: «dovremmo
sterilizzare ognuno sul pianeta», ha esclamato: «se no, gli incoscienti
erediteranno la terra» (applausi, risate). Ma la sua preferenza va al
cavaliere della «peste»: una qualche forma di pandemia è quel che ci
vuole per uccidere rapidamente miliardi di persone.
Nuova diapositiva: file di teschi umani. L'influenza aviaria ?
Magari scoppiasse, ma ancora non basterebbe (risate dal pubblico).
L'Aids ?
Decisamente troppo lento. Il primato dell'efficienza va all'Ebola: è
straordinariamente letale e uccide in giorni, non in anni. «Si diffonde
per via aerea e ammazza il 90 % degli infettati. Pensateci», ha detto
sognante.
Di fatto - ma questo lo zoologo non l'ha detto - l'Ebola è «troppo»
letale: il virus uccide così rapidamente, da essere «auto-spegnente».
L'epidemia non riesce ad espandersi per la morte dei portatori
entro poche ore.
Per questo non è mai uscita dall'Africa Centrale, dove appare per
focolai sterminatori. E non è nemmeno certo che si diffonda per via
aerea: in Africa i primi infetti sono gli infermieri e i medici a
contatto coi malati, sicché la teoria prevalente è che l'Ebola virus si
diffonda per contatto col sangue contaminato (2). A meno che il virus non venga adeguatamente «mutato» in laboratorio: dopotutto, basta modificare un singolo amminoacido.
E Pianka era mortalmente serio a questo punto.
Se una manipolazione del genere sta già avvenendo in qualche
laboratorio militare, il dottor Pianka non sarà fra quelli che
denunceranno il crimine. Il pubblico ha applaudito con calore ed
entusiasmo. Poi, le domande: come prende le sue idee la gente cui le
propone ? «Parlo solo ai convertiti», ha sghignazzato Pianka. Risate e
nuovi applausi. Il fatto è che i «convertiti» sono numerosi
nell'establishment americano, e da lunga data. Risale al 24 aprile 1974
il «Memorandum 200» per la Sicurezza Nazionale dal titolo eloquente:
«Implicazioni della crescita mondiale della popolazione per la
sicurezza degli Stati Uniti e i suoi interessi all'estero».
In questo memorandum, Henry Kissinger proponeva: «lo
spopolamento (depopulation) dovrebbe divenire la prima priorità della
politica USA verso il Terzo Mondo».
Ciò perché «l'economia USA richiederà grandi e crescenti quantità di
materiale minerario dall'estero, e specialmente dai Paesi meno
sviluppati», la cui instabilità politica cresce con l'esplosione
demografica. «Poiché la diminuzione della popolazione può accrescere la
stabilità, la politica demografica diventa rilevante riguardo alle
risorse, forniture e interessi economici degli USA».
Kissinger trasformò poi questo memorandum in un vero manifesto
ambientalista per il presidente (Jimmy Carter) che si chiamava «Global
2000»: dove tra l'altro si contemplava la scarsità alimentare
programmata per spopolare il terzo mondo.
L'idea di una eliminazione demografica forzata è da allora più volte
riemersa.
Il celebre Jacques Cousteau disse nel 1991 che «il danno che la gente
impone al pianeta è in proporzione alla demografia e anche allo
sviluppo. Un americano aggrava l'ecografia terrestre più di venti
abitanti del Bangladesh. Il danno è direttamente proporzionale al
consumo, e la nostra società avanza verso consumi sempre maggiori e
superflui. È un circolo vizioso paragonabile al cancro».
Ma dopo queste frasi condivisibili, Cousteau aggiungeva: «per
stabilizzare la popolazione mondiale, dobbiamo eliminare 350 mila
persone al giorno. È una cosa terribile a dirsi, ma è anche peggio non
dirla».
Qualche anno fa si scoprì che Sir Macfarlane Burnet, premio
Nobel per la medicina nel 1960, aveva consigliato già nel 1949 il
ministero australiano della Difesa di sviluppare armi biologiche contro
le coltivazioni indonesiane per diffondere malattie: l'Australia temeva
un'invasione di emigranti dalla sovrappopolata Indonesia.
Era possibile sviluppare epidemie di tipo tropicale, diceva lo
scienziato, da cui la più temperata Australia sarebbe rimasta immune.
Egli raccomandava l'introduzione di patogeni intestinali endogeni «che
in un Paese con bassi servizi sanitari può innescare un'ampia
disseminazione, per esempio attraverso l'acqua contaminata». Anche
«l'introduzione della febbre gialla» era raccomandata: «in un paese con
i vettori-zanzara appropriati, può montare una epidemia disabilitante
prima che siano messe in atto le misure di controllo».
Macfarlane Burnet ha ricevuto il Nobel proprio per i suoi
studi sulla selezione clonale, che hanno aperto la strada
all'ingegneria genetica. Il rapporto di Macfarlane Burnet non era stato
accolto. I politici, allora, erano meno folli degli scienziati. Il
documento era rimasto segretato negli archivi nazionali australiani: lo
ha scoperto nel 1998 Philip Dorling, uno storico di Canberra.

Note
1) Paul Joseph Watson, «Top scientist advocates mass culling of 90% human population», PrisonPlanet, 3 aprile 2006.
2) Le vittime dell'Ebola infatti sanguinano copiosamente da ogni
orifizio corporeo. Il virus funziona liquefacendo gli organi interni;
dissolve letteralmente il corpo malato, fra atroci dolori.

Autore: di Maurizio Blondet / 07 aprile 2006


Tratto da www.effedieffe.com
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